Ora gli sposini devono pensare veramente a tutto, anche ai più piccoli dettagli. Uno dei particolari che può sfuggire, nella miriade di impegni a cui la povera coppia si è involontariamente sottoposta, è quello del riso, petali di rose, coriandoli, confetti, palloncini, farfalle o colombe che devono essere lanciati all’uscita o del sagrato della chiesa o della sala comunale dove si è svolta la cerimonia nuziale.
Attenzione ragazzi questo è veramente uno dei particolari che vi può sfuggire! Mia sorella ad esempio se ne è ricordata solo una settimana prima del matrimonio, dopo che io (ma dove ho la testa?!) gli ho detto: ” Senti ma poi per il lancio del riso chi ci ha pensato?!” ovviamente nessuno! Così poveretta di corsa ha chiamato il negozio delle bomboniere e ha risolto il problema.
Tutto questo perché se prima a pensare a questo particolare erano gli invitati, ora non è più così. Oggi non c’è nessuno che esce di casa per andare ad un matrimonio con una scatola di riso. Questo perché si è diffusa la notizia che il riso tradizionale da cucina macchia il vestito dello sposo!
Piccola riflessione: vi è mai capitato nel passato di sentire qualcuno a cui il riso ha macchiato il vestito? Io personalmente no, il problema è che oggi tutti dicono così. Ti mettono la pulce nell’orecchio e alla fine ti convinci che deve essere davvero così, sennò non te lo direbbero no?!
Così la povera coppia di sposini che cerca di pensare a tutto si trova a dover sostenere anche questo costo. Per carità non è un costo così esorbitante! Un cono di riso bianco costa dagli 0.80 centesimi a un 1 euro, mentre quello colorato da 1 euro e 1.20 centesimi. Quanti sacchetti ordinare? Di solito per la metà degli invitati dovrebbe andare bene, mica vorrete essere sepolti da una valanga di riso, o peggio ancora scambiati per una insalata?
Perché viene lanciato il riso agli sposi? E’ un’usanza molto antica legata all’augurio di abbondanza, benessere, prosperità e fertilità, risalente addirittura alle tribù primitive e al loro uso di consumare il riso durante il rito del matrimonio.
Di solito il riso che viene scelto è quello bianco anche se oggi di grande moda è quello colorato che crea maggior effetto nelle foto e nei video del matrimonio.
I sacchetti o i coni verranno messi all’interno di alcuni cestini che potrete dare o alla damigella e paggetto o a qualche amico, che avranno il compito di distribuirlo agli invitati, fuori la chiesa o la sala comunale.
Oggi però si usa lanciare anche altre “cose” alcune molto carine e altre a mio parere un po’ discutibili.
Queste soluzioni sono indicate sia per gli sposi che non vogliono sprecare il riso, che è comunque sempre un alimento e decidono così di fare una scelta solidale, oppure anche per il divieto da parte di alcuni parroci a sporcare l’edificio religioso.
Un’alternativa molto di moda è quella del lancio di petali di rosa che è una variante elegante e colorata, ma anche quella dei coriandoli, sempre d’effetto, ma ancora peggio del riso per toglierli dall’acconciatura o dai vestiti, e perché no anche dei palloncini colorati.
Ci sono poi le usanze che possiamo chiamare di tipo “animale” come il lancio delle colombe o delle farfalle.
Ora al di là della tutela degli animali che mi pare il primo punto da sottolineare, a me questa soluzione proprio non piace.
Il lancio delle colombe può creare spiacevoli incidenti. Siete mai stati in una città d’arte piena di piccioni? Ecco non so perché io, quando mi immagino il lancio dei piccioni, ops! delle colombe non posso fare a meno di pensare all’assedio di questi volatili! E se poi “puntano” la sposa e le “beccano” l’acconciatura o le rubano il velo?
Mentre per quanto riguarda le farfalle lo vedo come un sacrificio per queste specie. La tendenza si chiama Butterfly Wedding e ovviamente viene dritta dagli States. Questa nuova usanza si sta diffondendo anche in Italia, dove gli allevatori hanno sentito profumo di affari. Ogni farfalla viene pagata 6 euro, e il costo per le scatole di farfalle nuziali oscilla dai 500 ai 1000 euro! La confederazione rassicura che l’operazione è fatta nel totale rispetto degli animali, perché vengono usate solo specie autoctone in grado, una volta liberate, di svolgere il loro ciclo vitale nell’ambiente.
Vi rendete conto di quanto costa? Praticamente farete volare così in un attimo 1000 euro, non so voi ma a me sembra veramente esagerato!
Voi cosa ne pensate? Ne parliamo su Facebook?